IN SINTESI – Gli autocarri storici non devono essere necessariamente iscritti all’ASI per essere definiti mezzi d’epoca. Ne consegue che l’scrizione all’ASI non è necessaria per la stipula della polizza come mezzo storico.
Sebbene i vantaggi, nonché le tutele e i riconoscimenti, offerti dall’ASI siano numerosi e importanti, non tutti i possessori di veicoli storici intendono spendere una quota annuale che supera sempre i cento euro. Inoltre, per un qualsiasi motivo, il proprietario del veicolo potrebbe decidere di non iscrivere il proprio mezzo a un’associazione di questo tipo.
Ciò è vero non solo per le auto, ma anche per gli autocarri, molti dei quali, pur avendo i requisiti necessari, non intendono sostenere costi d’iscrizione e costi per restaurare o riparare il veicolo e dunque non sono registrati presso alcun club federato ASI. E questo lo dimostra il fatto che sul web una delle frasi più cercate è “assicurazione autocarro storico senza ASI”.
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È possibile stipulare un’assicurazione autocarro storico senza ASI?
Che ci sia confusione in merito a questo argomento, poiché fino a qualche anno fa l’iscrizione a un club, sia esso l’ASI o la FIVS o altri enti simili, era obbligatoria al fine di poter assicurare il proprio autocarro come autocarro storico.
Oggi, invece, la legge ci assicura che è sempre possibile assicurare un autocarro storico, a prescindere dalla sua appartenenza a un club e quindi dall’esistenza di certificati di identità o attestati di rilevanza storica che normalmente classificherebbero il veicolo come storico e quindi assicurabile.
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I vantaggi di un’assicurazione autocarro storico
A prescindere se l’autocarro sia iscritto o meno all’ASI, è un fatto noto che le assicurazioni per autocarri d’epoca sono ben più economiche rispetto alle controparti tradizionali.
Tale differenza di prezzo è dovuta a una serie di caratteristiche particolari dei veicoli storici che diventano poi effettive limitazioni sulla copertura: per esempio, tali assicurazioni spesso si traducono nella mancata possibilità di utilizzare l’autocarro né per scopi professionali, né per scopi personali, a meno che non si tratti di attività connesse alla partecipazione a eventi dedicati alla categoria. D’altro canto, però, uno dei vantaggi è quello di essere al di sopra dei blocchi del traffico e del divieto di circolazione nei giorni festivi.
Vale la pena iscriversi all’ASI?
Fatte le dovute considerazioni, la domanda che sorge spontanea è: ma quanto conviene iscriversi all’ASI?
In realtà tutto dipende dalle proprie esigenze e da quanto si intende valorizzare la storicità del proprio autocarro. Se si dispone di un mezzo
storico in buone condizioni tali da consentire l’iscrizione al club, una quota annuale può portare alcuni vantaggi, tra cui il fatto che spesso tali
club, tra i quali anche l’ASI, hanno delle convenzioni con delle compagnie assicurative che permettono un ulteriore risparmio sulla polizza.