IN SINTESI – I conti deposito offrono tassi di interesse attivi sulle cifre depositate. I conti deposito vincolati offrono tassi di interesse mediamente più alti di quelli offerti dai conti deposito liberi.
Indice dei Contenuti
- 1 Perché in un conto deposito gli interessi sono più alti di un conto corrente?
- 2 Conti deposito con tassi migliori
- 3 Gli interessi dei conti deposito vincolati e svincolati
- 4 Perché in alcuni casi nonostante i tassi di interesse i conti deposito non “fruttano”?
- 5 Quando vengono pagati gli interessi su un conto deposito?
Perché in un conto deposito gli interessi sono più alti di un conto corrente?
Se non conoscete molto bene le offerte del mercato bancario, ed in generale se è la prima volta che ci avete a che fare, è normale che vi stiate chiedendo perché i tassi di interesse su un conto deposito sono mediamente più alti di quelli di un conto corrente.
La risposta a questa domanda è tutta nella parola “staticità”. Gli interessi sui depositi sono più alti perché proprio nei depositi si dice che il denaro sia “statico” ovvero non soggetto alle fluttuazioni quasi settimanali in entrata ed in uscita tipiche di un conto corrente.
Quando il denaro è “statico” la banca ha maggiori possibilità di investirlo e quindi di guadagnarci; ed ovviamente più ci guadagna lei più può guadagnarci il cliente, e questo spiega perché il tasso di interesse di un conto deposito sia mediamente superiore a quello di un conto corrente.
Conti deposito con tassi migliori
- 2 Piani di rendimento: Libero + Vincolato
- Tasso su depositi liberi: 0.50% lordo
- Tasso su depositi vincolati: da 1% a 1.20% vincoli di 36 mesi
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- Tasso: 1.5% lordo
- Vincoli: Svincolo senza penali
- Liquidazione interessi: Anticipata
1.5 % lordo su nuova liquidità vincolata a 6 mesi
Gli interessi dei conti deposito vincolati e svincolati
Un’altra domanda che ci si potrebbe porre è la seguente: perché il tasso di interesse di un conto deposito con la accezione “vincolato” è quasi il doppio di quello di uno svincolato? Perché quell’accezione è fondamentale nel disambiguare le due tipologie di conto.
Il motivo è sempre legato alla staticità: nel caso di un conto vincolato la banca sa di avere mano libera sul denaro per un certo periodo di tempo (durata del vincola) e disincentiva attraverso penali il cliente a ritirare questo denaro prima della scadenza del vincolo.
Allo stesso tempo ovviamente lo incentiva a “non prelevare” il denaro durante tutta la durata del vincolo con tassi di interesse sui conti deposito decisamente più allettanti. Dualmente nel conto non vincolato non ci sono limiti al titolare nell’accesso al suo denaro: potrà infatti essere ritirato in tutto o in parte senza per questo andare ad intaccare i tassi di interesse sul conto deposito, tassi che ovviamente in questo caso saranno più bassi. Per certi versi, e per assurdo trattandosi in realtà di due tipologie di prodotto diverse, si può dire che il conto non vincolato è molto simile ad un conto corrente, fatta eccezione per quello che riguarda gli interessi sul deposito.
Perché in alcuni casi nonostante i tassi di interesse i conti deposito non “fruttano”?
Su internet esistono diversi simulatori in grado di mettere a confronto tassi sul conto deposito offerti dalle varie banche ma anche gli stessi rendimenti dei conti deposito. Quello che accade sovente alla fine di queste simulazioni è che ci si rende conto che, nonostante gli interessi sui conti deposito, in alcuni casi questi finiscono per produrre un rendimento nullo o addirittura negativo.
Perché accade tutto ciò? Questo accade perché quando si confronta l’aspetto “ interessi di un conto deposito” ci si dimentica di guardare anche quelle che sono le spesse fisse dello stesso conto.
Banalmente, per intendersi, se per taluni conti deposito gli interessi mi porterebbero ad un rendimento di 100 euro annui ma poi ci accorgiamo che sugli stessi conti le spese sono di 150 euro annue, allora è chiaro che il nostro il nostro investimento non potrà mai finire in positivo.
Per ciò bisogna ricordarsi che nella valutazione di questi prodotti, oltre al calcolo degli interessi dovremo anche controllare tutte le spese ad esso connessi.
Quando vengono pagati gli interessi su un conto deposito?
Un altro aspetto da tenere bene a mente nella valutazione dei conti deposito è che in queste comparazioni non è importante solo la parola “quanto”( quanto spendo, quanto ci guadagno) ma anche la parola “quando”. Facciamo un esempio per chiarirci le idee: preferiste 1000 euro di interessi sul vostro conto oggi o tra un anno? È normale che la risposta a questa domanda sia “meglio averli oggi”.
Ebbene nella trattazione dei conti deposito anche il momento dell’erogazione degli interessi rappresenta una caratteristica da valutare con la dovuta cautela. Da questo punto di vista è possibile aspettarsi tre possibili comportamenti: ci sono banche hanno in pancia proposte di conto deposito con interessi anticipati, banche che invece versano gli interessi di giorno in giorni proporzionalmente alla durata del vincolo ed al saldo presente sul conto e banche che, infine, versano gli interessi dovuti al cliente solo alla fine del periodo di maturazione.
Per questo dovremo sempre fare estrema attenzione anche a questo aspetto che non è affatto marginale. Occhio però a non cadere nella trappola dei vincoli: in alcuni casi infatti gli interessi vengono erogati in anticipo solo se si aderisce a forme di conto deposito vincolate, con tutti i limiti prima descritti.
Ancora una volta, come si vede, tramite l’anticipazione degli interessi la banca cerca di dare un incentivo in più all’utente per invogliarlo rendere il suo deposito il più stabile e duraturo nel tempo possibile.