IN SINTESI – I conti correnti remunerati prevedono interessi attivi sulle somme depositate e consentono quindi ai correntisti di guadagnare dai propri risparmi bancari. I conti correnti remunerati sono simili ai conti deposito ma, diversamente da questi ultimi, offrono tutte le funzionalità e i servizi di un normale conto corrente.
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Cosa sono i conti correnti remunerati?
Per decenni in Italia ci siamo abituati all’idea che il conto corrente non potesse essere una investimento remunerativo. Questo compromesso al ribasso era il frutto di una vecchia idea di banca, con istituti sparsi su tutto il territorio nazionale, e quindi con tutta una serie di costi (a carico della stessa banca) per il personale e la logistica.
Costi che ovviamente le banche dovevano sostenere e per farlo limavano sempre di più gli interessi sul conto corrente classico. Risultato conclusivo, alla fine dell’anno sul nostro saldo erano assolutamente ben visibili le voci di spesa mentre gli interessi erano praticamente assenti.
Oggi per fortuna non è più così ed il rendimento di un conto corrente è diventato uno dei requisiti base che spinge l’utente medio a passare da una banca all’altra.
I migliori conti correnti remunerati
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Canone: Gratis
Bollo: Gratis < 5000€
Canone c. di debito:Gratis
ZERO SPESE – 1.6% per i primi 6 mesi
Come riconoscere un conto remunerato? C’è un modo semplice semplice per farlo. Il calcolo degli interessi di un conto corrente è tutto incentrato su un numero, anzi su una percentuale che è il tasso di interesse attivo applicato.
Questo tasso indica la percentuale di guadagno che la banca riconosce al cliente per aver lasciato depositata una certa cifra sul proprio conto. Attenzione! Se guardate la contrattualistica di base o peggio ancora le pubblicità è molto probabile che, parlando di interessi del conto corrente, il messaggio tenda a sottolinearvi il tasso attivo “lordo”.
Ma non è questo quello che realmente vi interessa; quello che dovrete considerare per capire quanto davvero il vostro conto è remunerativo è il tasso di interesse attivo netto.
In linea teorica, ma è sempre meglio verificare di caso in caso, il tasso netto non è altro che il lordo decurtato di circa un terzo del suo valore. Facciamo un esempio: supponiamo di avere un deposito sul conto corrente di circa 100 mila euro su un conto remunerato con un tasso di interesse attivo lordo del 3% e netto del 2%: in questo caso gli interessi generati in un anno saranno pari a 3 mila euro, ma quelli che realmente intascheremo saranno solo 2 mila euro.
Come trovare il miglior conto remunerato?
Sin qui abbiamo visto come riconoscere un conto remunerato, ora vediamo invece come trovare le migliori proposte in questo segmento di mercato.
La procedura che si è sempre rivelata più efficace in tal senso è quella della comparazione delle varie offerte. Un imperativo che ci aiuterà a conoscere davvero fino in fondo tutte le varie proposizioni di conto, all’interno delle quali, come anticipato, dovremo andare a verificare di volta in volta qual è il tasso di interesse attivo netto. Ma non solo quello: dovremo anche fare una somma delle spese previste dal conto perché quest’ultime andranno sottratte agli interessi netti previsti per calcolare i guadagni finali.
Se i conti correnti remunerati che arrivano dalle banche tradizionali in fatto di redditività del conto e di spese non dovessero soddisfarvi, allora perché non dare un’occhiata alle proposte di conto corrente online?
Questi innovativi sistemi di gestione del risparmio hanno ottimi rendimenti e solitamente sono anche a zero spese. In alternativa al conto corrente, se la vostra unica e principale aspettativa e quella di guadagnare con gli interessi, allora oltre ai conti online dovreste considerare anche i conti deposito.
Si tratta in quest’ultimo caso di formule salvadanaio simili ai conti correnti ma con una minore operatività ed una maggiore redditività, perfetta per chi vuole investire sul lungo termine (e guadagnando) la propria liquidità.