Nonostante possa sembrare un paradosso anche per le associazioni no profit, culturali e sportive vige l’obbligo di apertura del conto corrente. Nello specifico l’ordinamento italiano prevede che per movimenti di denaro maggiori a 516 euro, in entrata o in uscita, che transitano per le casse di una associazione si debba ricorrere all’utilizzo di un conto corrente che, ovviamente, dovrà ovviamente essere intestato all’associazione; Le associazioni che non adottando queste direttive e non aprono quindi un conto corrente rischiano la perdita dei benefici derivanti dalla legge 389 del 91 nonché una multa che va da 258 a 2065 euro. Per venire incontro alle esigenze finanziare di questa realtà sono nati conti correnti appositamente pensati per associazioni e attività imprenditoriali.