Come funzionano i prestiti personali per lavoratori autonomi? Ci sono differenze rispetto a quelli dedicati ai liberi professionisti? Quali sono i documenti e le caratteristiche richieste per richiedere un prestito? Scopriamolo con l’aiuto di questa guida.
Indice dei Contenuti
Autonomi e liberi professionisti: i prestiti senza busta paga
Partiamo prima da tutto dal definire i lavoratori autonomi; con questa definizione si intendono i lavoratori che svolgono la propria attività in autonomia, cioè non alle dipendenze di un datore di lavoro. Le categorie che possono essere incluse nei lavoratori autonomi sono moltissime; si va infatti dagli imprenditori ai commercianti, passando per artigiani e liberi professionisti.
In questa guida faremo spesso riferimento ai lavoratori autonomi in quanto tali, ma si tenga presente che dal punto di vista dei prestiti personali il profilo richiesto per i liberi professionisti è del tutto equivalente. Ciò che distingue maggiormente la situazione di un lavoratore autonomo dal punto di vista dei prestiti personali rispetto ad un lavoratore dipendente è l’assenza di una busta paga o di un reddito periodico e garantito (come ad esempio la pensione). Questa caratteristica è ciò contro la quale spesso i lavoratori autonomi si devo scontrare nella ricerca di un prestito personale che corrisponda alle proprie esigenze.
- Tipologia prestito: Cessione Del Quinto per dipendenti pubblici
CESSIONE DEL QUINTO
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Prestiti personali per lavoratori autonomi: le garanzie richieste
Naturalmente nel caso dei lavoratori autonomi la finanziaria o la banca che valuta la concessione di un prestito personale non può richiedere la presentazione di una busta paga. Nel caso di un lavoratore autonomo quindi, oltre ai documenti di identità, viene richiesta la presentazione dell’ultima dichiarazione dei redditi (come ad esempio l’ultimo modello Unico presentato). Questo documento attesta al situazione reddituale del richiedente per l’ultimo periodo fiscale e permette quindi alla finanziaria o a chi emette il prestito personale di valutare la possibilità di restituzione del prestito stesso, e più in generale, il profilo finanziario del richiedente.
A seconda della finanziaria o della banca consultata per il prestito personale per lavoratori autonomi, il numero di documenti reddituali potrebbe salire a due. In alcuni casi è richiesto che oltre al modello venga fornita anche la ricevuta di presentazione dello stesso, richiedibile al commercialista o a chi ha presentato la dichiarazione dei redditi (se questa non è stata invece inviata in autonomia dal richiedente). Alcune finanziarie richiedono inoltre che vanga fornito un documento che attesta l’effettiva residenza del lavoratore autonomo, come ad esempio un’utenza (telefonica o dell’energia).
Nel caso in cui i documenti reddituali non siano ritenuti sufficienti a dimostrare la possibilità di far fronte al prestito personale desiderato, al lavoratore autonomo potrebbero essere richieste ulteriori garanzie, che possono variare dalla richiesta di un garante per il prestito personale, fino alla presa in carico di beni mobili o immobili a garanzia del finanziamento stesso.
Da cosa dipende la concessione di un prestito per i lavoratori autonomi?
La concessione di un prestito personale per lavoratori autonomi, così come per i liberi professionisti, dipende da diversi fattori. Innanzitutto fondamentale è il profilo finanziario del richiedente. Infatti anche per i liberi professionisti e gli autonomi in generale, la fattibilità del prestito viene valutata consultando le banche dati che raccolgono i profili di chi ha richiesto o ottenuto in passato mutui e finanziamenti. Se il lavoratore autonomo è considerato un cattivo pagatore, la concessione del prestito personale potrebbe andare incontro a maggiori difficoltà rispetto a chi non è considerato come appartenente a questa categoria.
Ulteriori fattori che vengono presti in considerazione prima della concessione di un prestito sono la situazione reddituale come emerge dai documenti fiscali e il periodo di attività del lavoratore autonomo. Infatti maggiore è il periodo di permanenza sul mercato nella stessa attività e maggiori saranno le probabilità che il prestito venga concesso.
I parametri elencati in precedenza non rappresentano però valori assoluti validi per tutte le finanziarie e le banche. Infatti ogni istituto di credito applica modalità di concessione dei prestiti personali proprie, che possono quindi differire rispetto alle condizioni e alle caratteristiche richieste da una finanziaria diversa.
Per questo motivo, anche nel caso in cui un prestito personale per lavoratori autonomi sia stato rifiutato, consigliamo sempre di rivolgersi ad un istituto differente. Sono diversi infatti i casi segnalati di rifiuto di un prestito da parte di una finanziaria, poi accettato da altri istituti di credito. Molto utile per l’individuazione dei possibili erogatori di prestito è l’utilizzo di un comparatore, che permette di individuare il prestito personale più adatto alle proprie esigenze considerando anche l’offerta online, di solito molto interessante anche per i prestiti destinati ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.